Facebook è il Social Network più utilizzato in Italia. Recenti analisi, datate maggio 2017, parlano di oltre 30 milioni di persone iscritte.
Ogni iscritto possiede il proprio profilo personale e può creare Pagine e Gruppi, i due servizi che consentono di gestire anche la comunicazione della tua attività.
Che tu abbia un negozio, una piccola o media impresa o sia un libero professionista, valutare il loro uso è importantissimo nel pianificare e sviluppare la tua comunicazione digitale.
Non c’è analisi che tenga. Su Facebook ci devi essere, e devi darti anche da fare. Chiaro?
La Pagina
E’ lo strumento più conosciuto dopo il profilo. Facebook ti obbliga, giustamente, a crearne uno se possiedi una qualsiasi forma di attività lavorativa o professionale.
Cosa vuol dire? Che sei stai leggendo questo articolo e fai promozione con un profilo personale, stai infrangendo le norme e rischi la sospensione dell’account. Ti invito immediatamente a procedere alla migrazione a Pagina.
Le Pagina, se ben gestita, è un efficace strumento di comunicazione. In molti casi aiutano concretamente a vendere prodotti e servizi. Tutto questo grazie alla visibilità dei contenuti pubblicati ai partecipanti.
Gran parte del merito era dovuto sino a qualche tempo fa, alla portata organica.
Cosa è la portata organica? In brevissimo, è la visibilità del contenuto che appare in maniera naturale sul proprio schermo durante la consultazione del social network.
I contenuti sponsorizzati
Ma Facebook non è una onlus e non vive di donazioni. E’ una società di capitali che deve ottenere utili. E le pagine, come principale strumento usato da attività commerciali e professionisti, sono state scelte come principale catalizzatore per la produzione di contenuti a pagamento.
La Pagina Facebook, infatti, è al momento l’unico strumento che consente di creare contenuti pubblicitari. Impossibile farli dal proprio profilo.
Per questo motivo la visibilità dei contenuti delle pagine è cominciata a calare. In maniera sempre più evidente negli anni. La portata organica di un post oggi incide in percentuali che scendono intorno al 5% di tutti i fan della pagina.
Il 95% resta fuori. Non vede quello che pubblichi, Lo ignora, perché gli vengono mostrati altri contenuti, selezionati arbitrariamente da un algoritmo molto complesso. Se a questo aggiungiamo che la nostra attenzione sullo schermo è sempre bassa, puoi ben capire come diventi difficile catturare l’attenzione di chi ci segue.
Almeno ufficialmente, la decisione di Facebook punterebbe a privilegiare i profili personali. Le persone e le loro connessioni restano primarie per il buon funzionamento di tutto il sistema. Più le informazioni, migliori le profilazioni a fini pubblicitari.
E a cosa serve la profilazione, se non a rendere più efficaci i contenuti a pagamento delle pagine Facebook?
Oggi, se non paghi e sponsorizzi, sei sostanzialmente invisibile. A meno che un contenuto non diventi immediatamente virale, saranno pochissime le persone a visualizzare quello che pubblichi.
La volontà di Facebook è di aumentare la visibilità con promozioni mirate che possano portarti a ottenere i risultati che desideri. Che ti piaccia o no, questa è la realtà. E per ottenere i risultati, serve una precisa strategia che consenta di raggiungere gli obiettivi che si decideranno di perseguire.
Se pensi che spendere qualche euro per promuovere un post, sia sufficiente, probabilmente hai bisogno di qualcuno che ti spieghi come usare correttamente questo potentissimo strumento. Da usare con cognizione di causa. Non di certo a caso. E poi lamentarsene perché non funziona.
Il gruppo
Se per la Pagina i tempi non sembrano buoni, per i gruppi le cose vanno molto bene. Facebook sta rinnovando e spingendo questa funzionalità. La decisione di chiudere l’app Gruppi e di darne maggior risalto in quella principale, va esattamente in questa direzione.
Ma cosa sono i gruppi? Si tratta di community di persone unite da un argomento. Possono creare qualsiasi tipo di contenuto a differenza di quanto accade nelle Pagine, dove i messaggi degli utenti sono relegati in un piccolo spazio sulla versione computer o alla quasi invisibilità in versione mobile.
Sintetizzando, nei gruppi la comunicazione è multidirezionale e condivisa, mentre nelle pagine è monodirezionale e decisa dall’amministratore.
Naturalmente esistono delle funzionalità che possono essere controllate e definite dagli amministratori. I gruppi non sono una giungla senza controllo.
Come usare il gruppo per la tua attività commerciale
Starai pensando che un gruppo ha poco senso per la tua attività. Fortunatamente ci siamo noi a spiegarti che non è affatto così.
A differenza di quanto è accaduto con le pagine, i gruppi stanno avendo moltissima visibilità nel feed principale del social. Ogni nuovo post, contenuti a cui hai aggiunto una reazione o un commento e quelli con maggiore interazione, godono di tantissimo spazio. Esattamente quello che le pagine non hanno più!
Il gruppo permette un contatto diretto con i tuoi clienti e con quelli che potrebbero diventarlo. Sotto il tuo controllo, possono scambiarsi le loro esperienze, parlare dei vantaggi e gli eventuali svantaggi dei prodotti e/o dei servizi che hai loro venduto o che vogliono acquistare.
Si tratta di un passaparola gestito e controllato che può portare enormi vantaggi al tuo lavoro.
Puoi diventare il riferimento per le persone che hanno deciso di far parte della tua comunità, amplificando l’autorevolezza che puoi dimostrare con i contenuti che vorrai fornire.
Le soluzioni possibili al momento della creazione del gruppo sono diverse. Si può scegliere di tenerlo pubblico, quindi accessibile a tutti, oppure chiuso, con accesso solo previa richiesta, se non addirittura segreto. In quest’ultimo caso solo tu potrai aggiungere nuovi iscritti e non sarà in alcun modo individuabile con una ricerca.
Pagina e Gruppi. Come cambia la comunicazione
Il tono delle cose che scriviamo e pubblichiamo non è lo stesso nei due servizi. Vale sempre la premessa che la comunicazione va decisa ben prima di pubblicare sui social e che questa deve essere coerente in tutte i luoghi dove sei presente.
Se sulla pagina il tono deve essere più istituzionale e formale (a meno che la tua strategia non richieda un tipo di comunicazione diversa), nei gruppi devi cercare di essere quanto più diretto, amichevole e informale possibile.
Nella pagina scrivi a nome della tua azienda o della tua organizzazione. Sui gruppi rispondi o discuti in prima persona. Devi essere te stesso e trasmettere l’immagine migliore che puoi.
Evita di prendere una posizione scomoda in una discussione. Ricordati che il tuo ruolo deve essere quello del moderatore. Devi creare consenso intorno alla tua figura e agli argomenti trattati. Non scatenare guerre che potrebbero colpire la tua reputazione.
Cosa scegliere? E il mio profilo?
Meglio il gruppo o la pagina ufficiale? L’esperienza pluriennale su Facebook ci ha insegnato che bisogna essere presenti almeno con la Pagina. Anche se poco attiva, esserci non è una scelta, ma un dovere.
Oltre questi due strumenti prendi in considerazione anche l’uso del tuo profilo personale. Hai visitato il mio nel link in alto? Se non sei nella mia “lista amici”, noterai immediatamente che con privacy “Pubblica” sono presenti solo post relativi alla mia attività lavorativa. In questo modo faccio scoprire i miei prodotti e la mia azienda anche a chi incrocia più o meno casualmente il mio profilo.
Usare la pagina personale non significa che tu debba spammare o taggare chiunque. Usala con giudizio.
Quindi, valuta se la tua presenza sta portando dei risultati e se la strategia che stai applicando, funzioni. Azioni confuse e senza coordinamento possono portare a pessimi risultati.
Agisci con cognizione di causa e se hai acquisito una base di utenti fidelizzati, apri il gruppo e alimenta la tua autorevolezza. Quanto grande? Dipende dal tuo mercato.
Conclusioni
Essere presenti su Facebook dovrebbe essere naturale per chiunque abbia un’attività. C’è chi lo fa bene e chi meno. Sta a te capire e decidere se vuoi far parte di chi usa il più importante sociale network a proprio vantaggio.
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Gaspare Ressa
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